Dott.ssa Annalisa Tirelli
Dott.ssa Annalisa Tirelli psicologa e psicoterapeuta sistemico-relazionale, esperta nell’affiancamento alla coppia, alla famiglia, al singolo, a genitori singoli o in coppia, al bambino e all’adolescente, istruttrice e counselor ad indirizzo corporeo secondo il sistema Rio Abierto, (utilizza la conoscenza del corpo e i suoi strumenti operativi per accompagnare la persona alla riscoperta delle proprie risorse, anche corporee. Tramite questo approccio integrato, il counselor corporeo offre agli utenti un “setting” in cui può utilizzare una o più delle seguenti modalità di intervento: colloquio, strumenti sistemici e tecniche di riequilibrio psico-fisico. L’attitudine di base di questo counselor è quella di espandere l’osservazione oltre gli aspetti mentali e le sole parole, sviluppando un “buon ascolto” sia del linguaggio del corpo che delle dinamiche emozionali. Ha un’impronta formativa dove il sapere, il saper fare e il saper essere, fanno parte sia dello sviluppo personale e sia della formazione professionale) counselor umanistico-transpersonale ( che integra la visione psicologica con la visione spirituale dell’essere umano e della vita. La spiritualità laica alla quale ci riferiamo è il riconoscimento interiore di una dimensione superiore e universale in ogni essere umano; è quel che chiamiamo la nostra essenza, costituita da tre qualità fondamentali: l’Amore, l’Intelligenza e l’Energia.
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Ciò in cui credo
Credo del tutto convincente ed utile alla crescita personale di ognuno di noi la teoria dell’autorealizzazione di Antonio Blay (Barcelona 1924-1985), psicologo spagnolo non tradotto in italiano (Psicología de la Autorrealización Ediciones Índigo), considerato il precursore della Psicologia Transpersonale in Spagna. La Gran Enciclopedia Catalana così lo descrive: “Il suo lavoro spazia dagli aspetti accademici della psicologia moderna, compresi gli aspetti umanistici all’esperienza trascendente occidentale e mistici orientali”.
Seguendo le intuizioni di Blay, il mio intervento, rispetto alle persone che mi consultano, prende il via da una idea del tutto positiva di essere umano, inteso come un’individualità che sa ciò che è bene per sé e che è doveroso rispettare, rinunciando ad ogni forma di giudizio o consiglio e fornendo solo gli stimoli adeguati, tra i quali, lui sarà in grado di scegliere quelli più adatti alla propria evoluzione. Ogni persona è dotata di un potenziale infinito di intelligenza, amore ed energia. Ciò che distingue un individuo da un altro non è il potenziale, che è grandissimo in tutti noi, quanto piuttosto la parte di potenziale che ognuno di noi riesce a manifestare. Il compito del professionista, nella relazione di aiuto, è quello di stimolare la manifestazione, in maggior grado possibile, del potenziale che la persona porta dentro di sé.
Per Blay, l’individuo è un’unità, a cui diamo il nome di IO, un’entità, che abbiamo, forse, intuito, ma non conosciuto e tanto meno realizzato pienamente. E’ sempre questo IO a rendersi conto di quel che gli serve, di ciò che dice, che pensa, che gli accade, di quel che è piacevole o spiacevole. L’uomo, insomma, si rende conto che l’IO non è soltanto un’entità periferica, marginale, ma è un centro dinamico, è il punto di partenza costante di tutto ciò che costituisce la sua esistenza concreta. In ogni atto di coscienza o di volontà, in ogni sentimento, è sempre l’IO che si sta esprimendo. L’IO, insomma, è un nucleo, che si espande, un nucleo dal quale si irradiano le sue manifestazioni, le sue realizzazioni. Senza centro, senza questo punto di partenza, non c’è esperienza possibile. La vita, allora, si va scoprendo come la realizzazione progressiva di un potenziale che l’uomo ha dentro, dal suo dispiegarsi.
Il mondo esterno fornisce gli stimoli che determinano la sua reazione, la sua condotta. A creare l’azione è sempre una risposta che sale da dentro. L’esterno è un invito, uno stimolo, ma ciò che veramente ci fa esistere, è la risposta, quel che nasce da noi. Dalla psicologia dell’autorealizzazione di Blay, si ricava un’idea di persona, come di un centro, che diventa il motore della propria esistenza, piuttosto che un mero derivato delle stimolazioni dell’ambiente. Vive come soggetto, è capace di essere e di fare, non soltanto di ricevere. E’ dotato di una propria energia vitale, di una propria intelligenza, di una propria capacità d’amare e di una direzionalità nel raggiungere gli obiettivi, che si pone.
Dall’esterno, dunque, ci giungono stimoli, ma dal mondo non ci arriva né un briciolo di energia, né un briciolo di intelligenza, né un briciolo briciolo di capacità affettiva. La nostra vita è la realizzazione di quel che noi siamo, che noi siamo nel nostro nucleo più essenziale. Finiamo per credere come vero che sia il mondo esterno a darci un valore, sentimenti ed energie. In realtà, il mondo esterno dà solo stimoli, è la nostra risposta a questi stimoli a farci crescere. Non potremmo svilupparci senza gli stimoli, tuttavia, non dipendiamo da loro. Il mondo esterno non ci comunica la più piccola nozione di identità. Così, nelle esperienze, siamo la causa e non l’effetto, siamo un nucleo irradiante, invece che un polo ricettivo. Il fine di qualunque essere umano rimane, sempre e, comunque, la crescita.
Sono profondamente grata ai formatori del Corso quadriennale di Counseling ad indirizzo corporeo secondo il sistema Rio Abierto, per avermi trasmesso questa particolare concezione dell’essere umano. GRAZIE a Claudia Casanovas, a Vincenzo Rossi, a Maria Clotilde Robustelli, a Marianna Dragonetti! All’Universo devo un grazie per averli messi sulla mia strada! Ed alla mia anima devo un grazie, perché si è messa alla ricerca di risposte!
A questo proposito, si suggerisce la lettura dei seguenti testi:
- Rossi La via del movimento – il sistema Rio Abierto Edizioni Macro
- Casanovas F. Chalcoff Conoscere l’arte di aiutare e di farsi aiutare Ed. Essere Felici
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Sono nata a Udine, mi sono trasferita, sposandomi, in provincia di Gorizia nel 1992. Mi ci sono trovata da subito bene, dal momento che la tendenza della gente isontina è quella di essere più socievole ed aperta. All’epoca, oltre ad essere diventata psicoterapeuta sistemico-relazionale e ad esercitare la libera professione, ero insegnante nella scuola primaria e tale sono stata dal 1983 al 2002. Avvertendo esaurita l’esperienza dell’insegnamento, che, comunque, non mi avrebbe condotta a realizzarmi all’interno dell’istituzione scolastica come psicologa, mi licenziai. Iniziò, per me, un periodo molto fecondo, nel quale conobbi diversi professionisti, con formazioni diverse dalla mia e nel quale realizzai con il Consultorio e con il Centro di salute mentale di Monfalcone parecchi Progetti di utilità sociale, per la prevenzione del maltrattamento alle donne, per la tutela della loro salute, per il loro inserimento lavorativo e le pari opportunità uomo-donna, per la tutela della maternità e dell’infanzia. Poco prima, per giunta, con mia infinita gioia, ero diventata madre.
Insieme ad altre professioniste e ad altre donne fui socia fondatrice di alcune associazioni, che, via via avevano l’obiettivo di continuare a perseguire gli obiettivi che quelle prime progettualità si erano date. Così a Ronchi dei Legionari nacque l’Associazione “Da donna a DONNA, divenuta poi l’attuale Centro Antiviolenza della provincia di Gorizia, di cui fui consulente tra il 2002 ed il 2007; successivamente a S. Canzian d’Isonzo nel 2007 nacque “La que sabe” (colei che sa), associazione di volontariato, che intendeva promuovere il benessere psico-fisico delle donne, nonché la loro inclusione sociale, soprattutto attraverso il lavoro; nel 2011 a Udine nacque l’Associazione “Genitori in cammino”, con la finalità di affiancare il genitore nel ruolo educativo e di favorire positive relazioni all’interno delle famiglie.
Altre esperienze per me formative furono la conduzione come psicologa volontaria, dal 1983 al 1989 di un club per alcolisti e, tra il 1991 ed il 1994, la conduzione del gruppo genitori della Comunità “La Viarte” di S. Maria La Longa, allora comunità per il recupero di ragazzi tossicodipendenti. Furono queste degli “esami” molto duri per me che mi fortificarono parecchio sia dal punto di vista personale, che professionale. In un periodo precedente, a 24 anni iniziai la mia carriera lavorativa alla Nostra Famiglia di Udine e occupandomi di handicap, di difficoltà scolastiche e di disturbi dell’apprendimento, divenni psicomotricista, conseguendone la specializzazione.
Insomma, ho approfondito sempre con passione ed impegno le problematiche con cui venivo in contatto o che mi interessavano e, come si suol dire, “in scienza e coscienza”, mi sono sempre attrezzata per affrontarle al meglio delle mie possibilità. Ma tutte le formazioni intraprese rimanevano, per me, nell’ambito del sapere e del saper essere. Arrivò, quindi, l’esperienza che avrebbe dato luce e significato a tutte le precedenti, permettendomi di essere, di essere in modo autentico, semplicemente di essere ciò che ero…
Arrivò, così, al culmine delle mie diversificate esperienze lavorative, ma in un momento di fragilità personale, in procinto di perdere mio padre, l’esperienza che più mi avrebbe arricchito da un punto di vista umano e spirituale: quella condotta tra il 2005 ed il 2009, a Città della Pieve (PG) durante il Corso di Counseling ad indirizzo corporeo secondo il Sistema Rio Abierto Italia – Scuola dell’essere. In quel percorso misi a nudo me stessa, entrando a contatto con la mia storia personale e con le ferite e gli automatismi interiori, che il mio “personaggio” aveva costruito per procedere nella vita. Nel contempo il mio “lavoro interiore” risultò impreziosito dalla crescita realizzata da ciascuno degli altri corsisti intorno a me.
La chiave di volta della mia evoluzione fu la teoria dell’autorealizzazione di Antonio Blay, psicologo spagnolo morto nel 1985, il cui pensiero non è stato tradotto in italiano. Per lui, l’individuo è un’unità, a cui diamo il nome di IO , un’entità, che abbiamo, forse, intuito, ma non conosciuto e tanto meno realizzato pienamente. L’esterno è un invito, uno stimolo, ma ciò che veramente ci fa esistere, è la risposta, quel che nasce da noi. Dalla psicologia dell’autorealizzazione di Blay, si ricava un’idea di persona, come di un centro, che diventa il motore della propria esistenza, piuttosto che un mero derivato delle stimolazioni dell’ambiente. Vive come soggetto, è capace di essere e di fare, non soltanto di ricevere. Questa idea, del tutto positiva sull’essere umano, mi ha convinto al punto di indurmi a tentare di metterla in pratica, ha cambiato la mia vita ed il mio modo di considerare le persone che mi chiedono aiuto.
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- Laurea in Psicologia presso la facoltà di Magistero dell’Università di Padova (1980)
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Corso biennale di formazione alla Pratica psicomotoria (Pordenone, 1984-1985)
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Corso quadriennale di specializzazione in Terapia familiare presso il L.A.M.S. di Padova (1986-1990) (attuale C.P.T.F.)
- Corso di perfezionamento annuale “Le forme della violenza contro le donne: Luoghi della riflessione e stili della prevenzione” ( Venezia 1996-1997).
- Corso quadriennale di Counseling ad indirizzo corporeo secondo il Sistema Rio Abierto Italia –Scuola dell’essere (Città della Pieve 2005-2009)
- Counselor a mediazione corporea secondo il sistema Rio Abierto Italia (2009)
- Counselor ad indirizzo umanistico-transpersonale Scuola Rio Abierto Italia (2011)
- Corso annuale di formazione in Counseling umanistico-transpersonale (Napoli 2012)
Iscrizione all’ Albo degli psicologi e psicoterapeuti per la Regione Friuli – Venezia Giulia n° 140/33/II ai sensi dell’art. 35 L.56/89.
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CHI E' LO PSICOTERAPEUTA? |
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E’ uno psicologo o un medico, iscritto sia nel rispettivo Albo professionale, che in quello degli Psicoterapeuti della Regione di appartenenza. La psicoterapia è una specializzazione, che si consegue mediante un percorso formativo, in genere quadriennale, presso scuole di specializzazione post-lauream, oppure in scuole di specializzazione private riconosciute e autorizzate da apposita Commissione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Le tecniche e gli approcci teorici, che ispirano la psicoterapia sono diversi, quindi diversificati sono gli orientamenti seguiti dai vari psicoterapeuti: orientamento psicodinamico, cognitivo-comportamentale, psicosintesi, psicoterapia umanistica, psicoterapia sistemico-relazionale. Prima di scegliere uno psicoterapeuta, si suggerisce di valutare il suo indirizzo e di verificarne l’scrizione all’Albo degli psicoterapeuti della propria Regione.
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