Il colloquio
CHI PUO’ TROVARE AIUTO IN UNA PSICOTERAPIA?
Un percorso di psicoterapia può essere utile ad una persona, che avverte una sofferenza psicologica costante o marcata, a chi sente di vivere bloccato/a su un’idea negativa fissa o ricorrente, a chi, in ambito familiare, lavorativo o delle amicizie, si accorge di non avere più un rapporto sereno con se stesso/a o con gli altri, a chi
percepisce di avere reazioni esagerate e che portano disagio a se stessi o agli altri, a chi lamenta invadenti disturbi psicosomatici, a chi si stente imprigionato tra un senso di impotenza e la mancanza di prospettive future, a chi soffre di bassa autostima e non riesce a prendere l’iniziativa, a chi vuole affrontare le proprie difficoltà personali, senza ricorrere agli psicofarmaci.
IL COLLOQUIO
Il colloquio dura un’ora e viene dato su appuntamento.
I primi tre o quattro incontri si definiscono sedute di consultazione, poiché servono a realizzare una panoramica della vita presente e passata della persona e delle difficoltà per le quali richiede aiuto.
Hanno la finalità di delineare una diagnosi ed un programma d’intervento, rispetto al quale la persona rimane protagonista e unica valutatrice di se stessa.
Hanno inizio poi le sedute di psicoterapia, finalizzate ad uncambiamento sostanziale che conduca la persona a stare bene.
L’approccio teorico di riferimento è quello della terapia familiare-sistemica, arricchito dai contributi della psicologia transpersonale di Antonio Blay.
|
L’approccio teorico
La terapia familiare o sistemica è un intervento psicoterapeutico, basato sullacomunicazione e sul colloquio, che ha come oggetto non tanto l’individuo, quanto piuttosto le relazioni all’interno del gruppo in cui le persone vivono la maggior parte della loro esistenza: la famiglia.
Si dice anche terapia sistemica, in quanto considera la famiglia come sistema di relazioni, nel quale i vari membri si influenzano a vicenda.
Essa costituisce la base teorica anche per terapie individuali, nelle quali ciascuno modificherà le proprie relazioni con gli altri, familiari e non.
La psicologia umanistica di Blay, invece, considera l’individuo come avente un’anima, un’essenza ricca di potenzialità e non mera somma di limiti e carenze.
Lo scopo della relazione terapeutica è quello di sollecitare l’autorealizzazione del potenziale.
|
Inizio del percorso
Sia nel caso di una terapia individuale per adulti, che in quello di una terapia per bambini ed adolescenti, che in quello, infine, di una terapia familiare o di coppia, il percorso prende il via con tre o quattro sedute di consultazione, che servono a ricostruire la storia della persona e la cronologia dei suoi disturbi o delle sue difficoltà. Al termine degli incontri di consultazione si giunge, così, ad una prima ipotesi, che offra una spiegazione convincente rispetto a ciò che può aver determinato il disagio e ad un programma di intervente, con la messa a punto insieme al paziente di obiettivi, modi, tempi e costi del percorso.
Inizia, poi, la fase della vera e propria terapia, nella quale si realizzeranno i più significativi cambiamenti.
Nella situazione in cui venga richiesto il counseling, faranno seguito ai primi colloqui un numero limitato di incontri, nei quali si individueranno le strategie per affrontare una determinata difficoltà.
|
|
Affianco la persona singola per affrontare difficoltà relazionbali in ambito familiare o delle amicizie, situazioni di mobbing, burn out o ansia da prestazione in ambito lavorativo, disturbi d’ansia, attacchi di panico, fobie, ossessioni, forme depressive, depressione post-partum e puerperio disturbi alimentari (obesità, bulimia, anoressia), disturbi psicosomatici e del sonno.
|
|
- disturbi psicosomatici e del sonno
- asma
- endometriosi e altri disturbi della sfera femminile
- forme di sterilità e difficoltà a rimanere incinta con componente psicologica
|
|
Le mie attività di couseling e di psicoterapia sono dedicate alla coppia al fine di superare le difficoltà di comunicazione, per ricostruire il benessere dei suoi componenti, per affrontare al meglio i conflitti, per superare le difficoltà sessuali, per realizzare una separazione meno traumatica possibile.
Sono rivolte alla famiglia, per affrontare le difficoltà relazionali dei vari membri nel corso del ciclo di vita, per modificare comportamenti disfunzionali di bambini e ragazzi, per affrontare i disturbi alimentari delle adolescenti, per affrontare lutti, separazioni, perdita di legami significativi
|
PER BAMBINI E ADOLESCENTI |
|
- difficoltà scolastiche del bambino e dell’adolescente
- disturbi comportamentali
- disturbi psicosomatici
- disturbi alimentari
- tic e balbuzie su base psicologica
- crisi di identità
- insuccesso scolastico o abbandono della scuola
|
|
Il costo delle sedute di psicoterapia si adegua a quelli previsti come minimi e massimi dall’Albo degli psicologi e degli psicoterapeuti. Gli incontri di counseling costano nella misura di un terzo di meno rispetto a quelli di psicoterapia.
Sia per quanto riguarda le prime, che per quel che concerne i secondi, la cadenza è settimanale all’inizio del percorso, per divenire via via quindicinale e poi mensile, man mano che il disagio e le diverse problematiche vengono affrontati, parzialmente superati e poi risolti. La terapia relazionale-sistemica, come quella a mediazione corporea, come infine quella ad indirizzo umanistico-transpersonale sono considerate terapie “cosiddette” brevi. La loro eventuale durata, tuttavia, dipende dalla profondità del disagio provato e dalla persistenza dei sintomi, nonché dalle caratteristiche della persona stessa. In generale i percorsi di counseling, proprio perché adatti ad affrontare normali situazioni di vita, risultano più brevi di quelli di psicoterapia.
I primi tre o quattro incontri, denominati “sedute di consultazione”, sono uguali per tutte le persone singole o le coppie e servono ad inquadrare il problema, a fare una diagnosi e a stabilire un programma di intervento, scegliendo il percorso della psicoterapia o quello del counseling.
|
|
|