DIFFICOLTA’ A SCUOLA: CHE FARE?
Un nuovo anno scolastico sta per cominciare e le famiglie si potranno trovare nuovamente alle prese con le difficoltà di apprendimento più o meno marcate e diffuse dei loro ragazzi.
Diversi sono i bambini e gli adolescenti che, per le ragioni più varie, si trovano a vivere esperienze di insuccesso nel loro percorso scolastico […]
Un nuovo anno scolastico sta per cominciare e le famiglie si potranno trovare nuovamente alle prese con le difficoltà di apprendimento più o meno marcate e diffuse dei loro ragazzi.
Diversi sono i bambini e gli adolescenti che, per le ragioni più varie, si trovano a vivere esperienze di insuccesso nel loro percorso scolastico. In questi casi può accadere che gli adulti, siano essi insegnanti o genitori, si sentano impotenti e non riescano a trovare un modo appropriato per sostenere lo studente, in un caso, e il figlio, nell’altro. C’è inoltre la possibilità che venga data la responsabilità di un risultato negativo al fattore sbagliato.
Il rischio è, per i ragazzi, di sviluppare nel tempo sentimenti di inadeguatezza e di percepirsi scarsamente competenti, cosa che ha poi delle ricadute sulla motivazione a impegnarsi e, di conseguenza, sul rendimento. Sarebbe importante agire prima che si inneschi questo circolo vizioso, ma non è sempre facile individuare le cause sottostanti il problema e quindi intervenire da subito in modo mirato. In ogni caso, il primo passo dovrebbe essere sempre quello di comprendere i motivi di un rendimento che non soddisfa le aspettative, al fine di evitare che il ragazzo inizi a sentirsi incompreso e solo, il che non può far altro che peggiorare la situazione.
I genitori hanno talvolta la necessità di riflettere su cosa significhi apprendere e, dall’altro, quello di comprendere come agire nel concreto.
L’adulto, assumendo il ruolo di mediatore, conoscendo meglio, le dinamiche legate alla motivazione e favorendola, può promuovere il processo di imparare a imparare. Il mediatore, seguendo precisi criteri di interazione con l’altro, contribuisce infatti in modo determinante a creare un ambiente favorevole al suo apprendimento.
Imparare è un processo complesso che non riguarda solo l’ambito scolastico e sostenere i ragazzi con una modalità che sia adeguata appare fondamentale e, soprattutto, possibile, anche per gli stessi genitori.
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