- Ha un senso grandioso di importanza (per esempio esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato/a superiore senza un’adeguata motivazione)
- E’ assorbito/a da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale
- Crede di essere “speciale” e unico/a e di poter essere capito/a solo da, o di dover frequentare altre persone (o istituzioni) speciali o di classi sociali elevata
- Richiede eccessiva ammirazione
- Ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative)
- Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi)
- Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri
- E’ spesso invidioso/a degli altri, crede che gli altri lo/a invidino
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi
Un ulteriore elemento diagnostico è, talvolta, l’abuso di sostanze: tabacco, alcool e cocaina, il gioco compulsivo possono costituire un tentativo di auto-terapia, finalizzato ad alleviare, illusoriamente, l’inquietudine e l’insoddisfazione costanti.
USCIRE DALLA DIPENDENZA AFFETTIVA SI PUO’….
Alcune persone si chiedono come riuscire a far innamorare il/la narcisista, come giungere a riconquistarlo/la. Altre, ferite ed amareggiate, si domandano come poter vendicarsi per quanto hanno subito.
“Come fare a fagliela pagare?” e “Come riconquistarlo/a?” sono i due estremi di uno stesso sentimento, che rischia di farci ammalare, perché rappresentano un’ossessione e l’ossessione è l’elemento peculiare della dipendenza affettiva, indipendentemente dalle sue diverse forme.
L’ossessione si riconosce poiché la mente ristagna su pensieri ricorrenti, le emozioni si focalizzano intorno ad un punto centrale: l’dea della riconquista o il nucleo della gelosia, il senso di colpa o il desiderio di vendetta.
Più ci si arrovella, più si analizzano il comportamento e le parole dell’altro, più si alimenta l’ossessione. Vano è il tentativo di trovare motivazioni logiche per comprenderlo. Vi si deve rinunciare per incamminarsi verso relazioni semplici, ma possibili, per identificare e rispettare i propri bisogni affettivi, per evitare di reprimersi, controllarsi, auto-punirsi, credendo di ristabilire così una parvenza d’amore.
La vera soluzione è imparare a “lasciare andare” ciò che non funziona, ciò che ferisce, ciò che fa male e imparare a prendersi cura di sé, come vorremmo che facesse l’altro, insomma imparare a volersi bene, apprezzando, in prima persona, quanto valiamo.
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Bibliografia
Nicola Ghezzani Relazioni crudeli. Narcisismo, sadismo e dipendenza affettiva Franco Angeli Editore
Nicola Ghezzani L' amore impossibile. Affrontare la dipendenza affettiva maschile e femminile Ed. Le Comete
Nicola Ghezzani L’ombra di Narciso Franco Angeli Editore
Isabelle Nazare Aga La manipolazione affettiva. Quando l'amore diventa una trappola Ed. Ultra
Geneviève Schmit Il manipolatore narcisista. Riconoscerlo e liberarsene per riprendere il controllo sulla propria vita Ed. Il punto d’incontro